Nel 2014 nasce sull’appennino bolognese “Fragole e Tempesta”, un progetto culturale ideato da Giulia Betti e Giorgio Spanos, dedicato alla musica, alla danza e alle tradizioni popolari locali.
Giulia e Giorgio sono due appassionati di musica, di arte, di danza, di natura e di montagna. Per seguire queste passioni lasciano Bologna, la città dove sono nati, per trasferirsi a Campaduno, piccola borgata nell’appennino bolognese, circondati dai boschi della valle del Savena. Qui viene portata avanti una ricerca iniziata qualche anno prima in città, alla scoperta dei luoghi d’origine delle musiche e dei balli della montagna emiliana e romagnola, delle antiche tradizioni locali, degli strumenti musicali antichi, delle vecchie fiabe chiamate fole e degli usi e costumi legati alle stagioni e alla terra.
Entrambi polistrumentisti, Giulia suona chitarra e organetto diatonico, Giorgio suona violino, flauto traverso, chitarra e piva.
Il violino è lo strumento principe dell’Appennino e la tecnica esecutiva peculiare del repertorio montanaro crea un suono arcaico, strettamente legato alle movenze dei balli.
La piva è una cornamusa ritrovata tra l’appennino reggiano e parmense. Grazie all’abilità dei liutai che si sono dedicati allo studio dei modelli originali, troppo malmessi per poter suonare, la piva si è salvata dall’estinzione.
La parte più importante della proposta musicale è composta dai repertori di balli antichi dell’appennino emiliano e romagnolo. Il concerto può essere arricchito con alcuni brani del repertorio europeo di balfolk.

Giulia Betti
chitarra, organetto diatonico
Giorgio Spanos
fiati, violino, piva emiliana, chitarra
