Chi siamo

Nel 2014 nasce sull’appennino bolognese “Fragole e Tempesta”, un progetto culturale ideato da Giulia Betti e Giorgio Spanos, dedicato alla musica, alla danza e alle tradizioni popolari locali.
Giulia e Giorgio sono due appassionati di musica, di arte, di danza, di natura e di montagna. Fragole e Tempesta è un nome di fantasia nato da un gioco di parole, in un freddo pomeriggio di dicembre. Il gruppo nasce con lo scopo di diffondere, suonare, tramandare le musiche e i balli della montagna emiliana e romagnola oltre che raccogliere le antiche tradizioni locali,le vecchie fiabe chiamate fole, gli usi e costumi legati alle stagioni e alla terra.
Entrambi polistrumentisti, Giulia suona chitarra e organetto diatonico, Giorgio suona violino, flauto traverso, chitarra e piva.
Il violino è lo strumento principe dell’Appennino e la tecnica esecutiva peculiare del repertorio montanaro crea un suono arcaico, strettamente legato alle movenze dei balli.
La piva è una cornamusa ritrovata tra l’appennino reggiano e parmense. Grazie all’abilità dei liutai che si sono dedicati allo studio dei modelli originali, troppo malmessi per poter suonare, la piva si è salvata dall’estinzione.
La parte più importante della proposta musicale è composta dai repertori di balli antichi dell’appennino emiliano e romagnolo. Il concerto può essere arricchito con alcuni brani del repertorio europeo di balfolk.

Giulia Betti

chitarra, organetto diatonico

Giorgio Spanos

fiati, violino, piva emiliana, chitarra

Fragole e Tempesta is a cultural project that celebrates music, dance, and local folk traditions, created by Giulia Betti and Giorgio Spanos.

Giulia and Giorgio are two lovers of music, art, dance, nature and mountains. To follow these passions they leave Bologna, the city where they were born, to move to Campaduno, a small village in the Bolognese Apennines, surrounded by the woods of the Savena valley. Here a quest is carried out to discover the places of origin of the music and dances of the mountains of Emilia and Romagna, the ancient local traditions, ancient musical instruments, old fables called fole, and the customs and traditions related to the seasons and the land.  

Giulia Betti – guitar and diatonic accordion,

Giorgio Spanos – violin, transverse flute, guitar and piva.

The fiddle is the principal instrument of the Apennines, and the performance technique peculiar to the repertoire of the Bolognese mountains creates an archaic sound closely linked to the movements of the dances.

The piva is a local bagpipe found between the Reggio Emilia and Parma Apennines. Thanks to the skill of the luthiers who dedicated themselves to studying the original models, which were too badly damaged to play, the piva was saved from extinction.

The most important part of the musical proposal is made up of the repertoires of ancient dances from the Emilian and Romagna Apennines. The concert can be enriched with some pieces from the European balfolk repertoire.