Oggi facciamo il sapone!

Oggi qui a Campaduno è una bellissima giornata di inizio autunno, gli alberi stanno cominciando a perdere le foglie e nell’ aria si inizia a respirare quel piacevolissimo profumo di legna che brucia nei camini. Oggi io e Giorgio facciamo il sapone da bucato alla lavanda. Di solito quando facciamo il sapone la cucina si trasforma in una specie di strambo  laboratorio chimico e ci divertiamo un sacco!

Da quando, qualche anno fa ho imparato ad autoprodurmi il sapone in casa, ho smesso di comprarne al supermercato, visto che i saponi industriali sono troppo chimici ed il più delle volte vengono testati sugli animali. Oltre a quello da bucato che abbiamo preparato oggi, infatti produciamo anche quello per il corpo e per i capelli.

Di solito li faccio alla lavanda perchè qui a Campaduno le piante di lavanda abbondano ed ho sempre una scorta di fiori secchi di lavanda in casa pronti all uso.

La ricetta? Ce ne sono tantissime! Qui sotto vi lascio quelle che uso io, sia da bucato che per il corpo. Per chi vuole provare a fare il sapone per la prima volta consiglio di fare molta attenzione, soprattutto quando si maneggia la soda caustica e magari di farlo in compagnia di qualcuno già esperto. Inoltre bisogna tenere sempre la finestra aperta, indossare una mascherina che copra naso e bocca e mettersi un paio di guanti di plastica, visto che la soda caustica è una sostanza chimica altamente corrosiva che non va assolutamente messa a contatto con la pelle. Io ho trovato molto utile il libro “Saponi e shampoo solididi Liliana Paoletti edito da Arianna Editrice da cui ho preso spunti e ricette.

Il sapone per il bucato o lo uso per lavare a mano o lo metto grattuggiato nella vaschetta di carico del detersivo della lavatrice. Quando invece mi lavo i capelli, dopo averli ripuliti dal sapone, li risciacquo con un po’ di aceto di vino che, oltre a ristabilire il PH naturale, dona ai capelli più lucentezza.

La soda caustica in scaglie si trova in ferramenta, mentre gli altri ingredienti sono comunissimi. Per un profumo più intenso oltre ai fiori si può usare qualche goccia di olio essenziale di lavanda. Io ho un preziosissimo bottiglino di olio esenziale che ho trovato a Valensole in Provenza, paesino immerso nei campi di lavanda. Ci sono andata nel giugno 2015, in un piccolo tour provenzale di busking con i Fragole e Tempesta. Ma questa è un’altra storia, che magari vi racconterò prossimamente…

Quelle che seguono sono le mie due ricette preferite. Io uso il metodo “energia zero” perchè dopo vari esperimenti si è rivelato il più pratico e veloce. Con questo sistema non c’è bisogno di scaldare l’olio e non bisogna aspettare che la soda raffeddi cosa che  invece è indispensabile quando si fa il sapone con il metodi a caldo o a freddo. Per comodità io uso una serie di pentole ed attrezzi adibiti esclusivamente per fare il sapone. Inoltre è importante utilizzare pentole in acciaio INOX, perchè altri metalli potrebbero non essere adatti al contatto con la soda.

Gli ingredienti (il gatto però non l’ho usato!!!)

Sapone per il bucato alla Lavanda

INGERDIENTI

1 l di olio extravergine di oliva

126 gr di soda Caustica

276 gr acqua distillata (quella del ferro da stiro)

2-3 cucchiai di fiori secchi di lavanda

qualche goccia di olio essenziale di lavanda (facoltativo)

Sapone per il corpo e per i capelli alla Lavanda

INGREDIENTI

1 l di olio extravergine di oliva

115 gr di soda caustica

276 ml di acqua distillata (quella del ferro da stiro)

2-3 cucchiai di fiori secchi di lavanda

qualche goccia di olio essenziale di lavanda (facoltativo)

Procedimento

Pronta
  • Per prima cosa mettete sul fuoco il pentolino in acciaio INOX con l’acqua distillata ed i fiori di lavanda. Lasciate sobollire per qualche minuto. Vi consiglio di abbondare leggermente con l’acqua visto che una parte evaporerà. Filtrate per eliminare i fiori e misurate il decotto. Ve ne serviranno 276 ml. Lasciate raffreddare fino a che non sarà a temperatura ambiente.
  • L’operazione che segue richiede la massima concentrazione! Lentamente versate le scaglie di soda caustica nel preparato di acqua e lavanda, mescolando con un cucchiaio. ATTENZIONE: Non invertire il procedimento,cioè NON versate l’acqua sulla soda perchè potrebbe reagire in maniera violenta, letteralmente eruttando dal contenitore. Inoltre fate questo passaggio lentamente, con i guanti, la mascherina e la finestra aperta, perchè la reazione tra la soda caustica e l’acqua sprigiona molto calore ed è meglio evitare di respirarne le esalazioni. Il tutto però è più “spaventoso” da dirsi che da farsi. Basta ricordarsi di fare tutto in questo ordine e con calma.
  • Non appena la soda si sarà completamente sciolta andrà versata lentamente nel contenitore dove avrete precedentemente versato il litro d’olio. Anche in questo caso occorre fare attenzione a non invertire il procedimento, cioè a non versare l’olio sulla soluzione caustica (in generale è sempre la soda che va versata sugli altri ingredienti e mai viceversa). Non appena avrete finito di versare la soda nell’olio, prendete un frullatore ad immersione e cominciate a rigirarlo nel composto per qualche minuto, fino a quando non diventerà più denso e omogeneo. Quando ciò avviene si è completata la reazione di saponificazione e l’olio è diventato sapone, che si presenta momentaneamente in forma semiliquida. A questo punto potrete eventualmente aggiungere l’olio essenziale per fare un sapone ancora più profumato.
  • Versate il sapone negli stampi. Io mi trovo bene con i contenitori del latte vuoti di cartone. Non devono però avere il rivestimento interno in carta argentata. Oppure quando voglio fare dei saponi più carini uso degli stampini in siicone per dolci.
  • Lasciate riposare il sapone in un ambiente abbastanza caldo. Dopo un paio di giorni si sarà solidificato e lo potrete togliere dagli stampi. Nel caso di quelli fatti nei contenitori del latte basterà strappare via il cartone e tagliare a  “fette” il sapone con un coltello.
  • Come ultima cosa bisogna stagionare il sapone almeno un mese prima di usarlo, tenendo conto che più invecchia e più sarà di buona qualità e che non ha data di scadenza.
Sapone finito (Nebbia fa la prova qualità)

Spero di avervi smosso la curiosità. Con una ricerca su internet potrete trovare altre ricette e magari altri spunti di autoproduzione.

Buon divertimento!